Exterior Day ( Esterno Giorno)
Ispirato a un famoso scambio di lettere tra Michelangelo Antonioni e Mark Rothko, Esterno Giorno è una lettera d’amore sperimentale al cinema italiano. Seguendo le orme dei personaggi interpretati
da Monica Vitti, il film ripercorre la geografia della visione di Antonioni, lungo i confini tra soggetto e
paesaggio, finzione e realtà. Dalle piazze metafisiche dell’Eur di Roma alle ciminiere della Ravenna
industriale, dal deserto del Wadi Rum alle scogliere che circondano la “Cupola” (la casa in Sardegna
progettata negli anni ’60 dall’architetto Dante Bini per Antonioni e la Vitti, allora sua partner nella
vita reale), gli spazi esplorati dalla macchina da presa diventano paesaggi psicologici, stati d’animo,
atmosfere. Il regista intreccia filmati girati in Italia e in Giordania con materiali d’archivio ed estratti
da L’eclisse (1962) e Deserto rosso (1964), in un’illusione di continuità tra passato e presente.